Il camino rappresenta una notevole comodità, soprattutto nelle case di città, quando riesce ad evocare atmosfere suggestive legate solitamente alla vita agreste. Oltre ad implementare il comfort abitativo consente di poter cuocere a legna insaporendo in particolare le carni.
Il quadretto da favola appena descritto comporta però anche qualche controindicazione, in particolare quella legata al particolato carbonioso. Andiamo a vedere dunque di cosa si tratti.
Il particolato carbonioso, ovvero la fuliggine
Il particolato carbonioso è quello che i nostri nonni chiamavano fuliggine. È una polvere nera – in pratica carbonio incombusto cui si aggiunge una percentuale minore di altri composti– che nasce alla stregua di un sottoprodotto della combustione di qualunque sostanza organica, a partire dalla legna.
Si tratta di un prodotto indesiderato della bruciatura, il quale può rappresentare un pericolo per la nostra salute. essendo oltre che un forte agente inquinante, anche il veicolo in grado di trasportare numerosi composti dannosi per l’apparato respiratorio. E’ l’EnVIE Report dell’Unione Europea a ricordare come le particelle da combustione presenti nella cosiddetta aria confinata, ovvero gli ambienti chiusi come le nostre abitazioni, sono responsabili di circa la metà delle malattie polmonari: non solo dell’asma (8%), ma anche della COPD, una malattia cronica che può arrivare all’ostruzione polmonare (10%) e delle forme tumorali ai polmoni (20%).
Come si può notare si tratta di dati allarmanti, che riverberano una luce meno affascinante sul camino acceso. Per cercare di evitare effetti perniciosi, sarebbe quindi il caso di prevedere una serie di accorgimenti come quello di bruciare solo legna da ardere, non scarti impregnati di vernici o altri avanzi di legna trattata, di predisporre un buon tiraggio del camino e un sistema di filtraggio adeguato, in grado di limitare la dispersione delle particelle nell’aria.
Il bidone aspiracenere
Altro accorgimento in grado di limitare i rischi è poi quello rappresentato dal bidone aspiracenere, grazie al quale è possibile trattare i residui della combustione che vanno a disperdersi sui pavimenti. Si tratta di un macchinario espressamente costruito per questo genere di residui, a differenza del bidone aspiratutto, in quanto viene evitato l’impiego di materiali plastici i quali potrebbero infiammarsi una volta venuti a contatto con le ceneri ancora calde.
In commercio è possibile reperire molti prodotti di questo genere, ma per operare una scelta in grado di risultare un investimento è necessario cercare di capire più a fondo cosa sia un bidone aspiracenere e i fattori in grado di agevolarne una scelta adeguata. Per farlo consigliamo di consultare questo sito, che è da tempo un vero e proprio punto di riferimento per i consumatori.