Baby food: se ne parla sempre molto

Quello del Baby food, il cibo destinato ai più piccoli, è un tema molto delicato, come si può facilmente immaginare, proprio per la particolare utenza cui si rivolge. I più interessati al tema sono naturalmente coloro che sono diventati genitori da poco o che hanno progettato di diventarlo nell’immediato futuro. In tal senso va ricordato che ogni età comporta problemi legati all’alimentazione, a partire naturalmente dallo svezzamento, ovvero il passaggio dal latte materno ai cibi solidi. Solitamente il passaggio avviene una volta superato il primo semestre di vita, anche se pediatri e organizzazioni che si occupano del settore non disdegnano di consigliare un anticipo di questo passaggio.
Il punto di partenza non può comunque che essere il seguente: occorre dare vita ad un’alimentazione sana ed equilibrata in grado di soddisfare i fabbisogni energetici e di nutrienti, fornire le sostanze in grado di proteggere l’organismo, oltre a minimizzare l’esposizione a contaminanti chimici e microbiologici. Inoltre l’alimentazione dovrebbe essere sostenibile e avere un basso impatto ambientale.

Le proposte del mercato

Quando i piccoli iniziano a dimostrare interesse verso altri cibi, il mercato propone una serie di ottime alternative ai preparati casalinghi sotto forma di omogeneizzati. La funzione dell’omogeneizzazione è in pratica tesa a ridurre gli alimenti in particelle molto fini in modo da favorirne l’assunzione senza masticazione, aumentandone al contempo la digeribilità. Molti genitori, però, non si fidano nonostante il parere dei pediatri, secondo i quali questi preparati sono assolutamente sicuri e in grado di favorire il sano sviluppo dei bimbi. La strada alternativa può quindi essere rappresentata dal cuocipappa, in cui i genitori ravvisano un modo ideale per esercitare un ferreo controllo su quello che andrà a costituire l’alimentazione dei propri figli. Va comunque sottolineato come si tratti in fondo di un falso problema, in quanto a garantire la qualità degli omogeneizzati industriali non sono le aziende che li producono, bensì il quadro normativo in cui sono costrette ad operare dai paletti legislativi, in particolare quelli avanzati dalle direttive europee. Proprio esse, in particolare CE 1881/2006 e direttiva 2006/125/CE, che disciplina gli alimenti a base di cereali e gli altri alimenti destinati ai lattanti e ai bambini nella prima infanzia, esigono che i prodotti per l’infanzia non contengano alcuna sostanza in quantità tale da poter nuocere alla salute di lattanti e bambini .
Naturalmente in commercio è possibile reperire molti modelli di cuocipappa, che sono in grado di aiutare notevolmente nella preparazione di ottimi omogeneizzati. Proprio per aiutare i genitori a reperire prodotti di qualità è possibile consultare i siti che trattano il tema con estrema competenza, partendo magari da questa pagina in cui sono raggruppate le offerte migliori.